Nel 1162 i Milanesi di Porta Orientale furono cacciati ed
esiliati da Federico I Barbarossa nei borghi circostanti (Lambrate, Cavriana).
Nel 1176 la Lega lombarda batté a Legnano le armate dell’imperatore preparando
la vantaggiosa pace di Costanza del 1183. Con essa i milanesi poterono tornare
definitivamente nelle loro case. Più volte lo avevano chiesto alla Madonna, e
in special modo nel 1182, come testimonia un grazioso e “modernissimo” graffito
ritrovato dietro l’immagine affrescata della Vergine custodita in una piccola
chiesetta, una cappella stazionaria, dedicata a san Faustino e Giovita nella
parte della città interessata dall’esodo forzato. Quella cappella, in
conseguenza della grazia del ritorno, divenne il santuario della Madonna delle
Grazie che adorna con la sua bellezza chiara e discreta l’odierno quartiere
dell’Ortica. Nel 1982 Carlo Maria Martini, celebrando l’anniversario dell’evento,
compose una bella e profonda preghiera, che qui mi permetto con un sacro furto
di fare mia, con mie parole, ma con fedeltà al grande cardinale milanese.
Alla Madonna delle Grazie
Maria, ti preghiamo come i nostri padri
tornati alle loro case
alle strade amate
alle mura amiche
per una tregua della violenza
per un respiro
che Tu avevi donato
alla sofferenza.
A te che avevi implorato tuo Figlio per noi,
senza meriti torniamo a chiedere,
perché mai cessa il bisogno
mai cessa la sete della tua misericordia.
Tu sei madre nostra,
per i tuoi sì che ci hanno fatti figli tuoi,
per le tue mani che da allora,
da quando l’angelo ascoltò la tua voce,
mai hanno smesso di dare
e carezzare ogni attesa e ogni speranza.
Madre, prega per noi tutti
e per me
e per questo mio fratello
e per questa mia famiglia:
ci pieghi la tua pace,
fusi nella concordia,
vinti dalla fede.
Prega per noi sotto le croci dei campanili
ai piedi degli altari,
uno per l’altro,
dal Padre chiamati
dallo Spirito uniti
per chiamare tutti al Figlio.
Prega per noi
nelle città
non più nostre
ma del nemico e del violento
…ma prega proprio per tutti al mondo,
nei tuoi occhi nostri fratelli
nelle tue orme perdonati
nel tuo sentiero amati.
Da Dio ricca, sola ci fai ricchi
se solo Lo accogliamo
nell’anima fatta trasparente
nel cuore fatto grande
nell’amore fatto abisso.
Ma prima di tutto,
ancora ti preghiamo,
svuotaci fino all’ultimo
perché di nuovo all’orlo Gesù ci riempia,
e noi per Lui
e noi con Lui
e noi in Lui possiamo vivere
figli del Padre
ricchi del Soffio che consola
che dà l’ardore del Bene
che potente sostiene.
Maria, ascoltaci, perché lo sappiamo:
mai può avere fine il tuo aiuto,
mai smetterai di esserci Madre!
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